Dieta: come avere grandi risultati con il Diet Coaching Strategico

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Pubblicato: 5 Ottobre 2022
diet coach

Dimagrire non è semplicemente “mangiare meno” o “avere più forza di volontà”. È un processo complesso che coinvolge abitudini, emozioni, percezioni, contesto, piacere e — soprattutto — schemi mentali, il "campo da gioco" del diet coach.
Per questo molte persone provano decine di diete, perdono peso… e poi lo recuperano. Non perché manchino di disciplina, ma perché manca un metodo strategico per affrontare le dinamiche che mantengono viva la fame emotiva.

Ed è qui che entra in gioco il Diet Coaching Strategico, un percorso che non propone rigide prescrizioni alimentari, ma lavora sul come ti rapporti al cibo, alle emozioni, alle tentazioni e alle resistenze interne.

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Diet Coaching Strategico per gli obiettivi di peso

Il Diet Coaching Strategico è lo strumento a tua disposizione per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi relativi al peso e per consentirti di controllare la fame emotiva.

Attraverso il supporto specifico del diet coach (coach alimentare), sarà più facile raggiungere risultati concreti e duraturi e superare i blocchi che ti impediscono di conquistare gli obiettivi prefissati.

Perché il 90% delle diete fallisce

Le ricerche sul comportamento alimentare mostrano che la maggior parte delle diete restrittive funziona… solo nel breve periodo.
Successivamente intervengono:

  • effetto rebound (recupero del peso)
  • stress da regole troppo rigide
  • compensazione emotiva
  • riduzione della motivazione
  • aspettative irrealistiche

Le neuroscienze confermano che il cervello umano non è progettato per la restrizione: ogni divieto attiva una reazione istintiva di ricerca del piacere.
Di conseguenza, più cerchi di “resistere”, più intensamente aumenta il bisogno di trasgredire.

Questo spiega perché forza di volontà e disciplina da sole non bastano.

Perdere — o acquistare! — peso non è facile

Perdere - o acquistare! – peso non è facile. Gli esseri umani non sono fatti per stare a dieta! La completa disponibilità quantitativa e qualitativa di alimenti, unita alla sedentarietà e ad altre condizioni scatenanti di tipo ambientale e genetico, determinano la difficoltà dell’uomo moderno a raggiungere e mantenere la forma fisica desiderata.

Anche aumentare di peso, e non sto parlando qui di condizioni patologiche, ma di chi vuole mettere su un po’ di massa, per esempio, magari spinto da obiettivi sportivi o estetici, può essere paradossalmente piuttosto arduo!

Fame emotiva: molto più che “mangiare per noia”

La fame emotiva è la spinta a mangiare per:

  • alleviare ansia e tensione
  • compensare stress o sovraccarico mentale
  • sedare emozioni spiacevoli
  • riempire un senso di vuoto
  • trovare conforto immediato

Non ha nulla a che vedere con il fabbisogno energetico:
👉 È una risposta a un’attivazione emotiva, non fisiologica.

Molte persone credono che “basti controllarsi”.
Tuttavia, la fame emotiva non si controlla a forza di volontà, si supera invece cambiando il rapporto con le emozioni, non con il cibo.

Fame emotiva e Diet Coaching

Diversi fattori, tra cui un senso di vuoto, abbandono e noia, ma anche strategie di controllo dell’alimentazione eccessivamente restrittive e proibitive, così come lo stress cronico, portano alla fame emotiva. Essa è del tutto diversa dalla fame fisiologica ed è importante saperla riconoscere e gestire.

È arrivato il momento di dire basta all’alimentazione incontrollata e compulsiva che ci impedisce di raggiungere e mantenere il peso forma!

Ma la fame emotiva non si può combattere semplicemente con uno “sforzo di volontà”, è necessario prendere in considerazione ragione, volontà e istinti primordiali, quegli istinti che ci conducono a ricercare il piacere.

fame emotiva diet coach

Già, il piacere! Senza il coinvolgimento di esso qualsiasi strategia alimentare è destinata a fallire; infatti, il piacere è un alleato, non un nemico!

Perché volontà, motivazione e dieta non bastano

Le persone spesso pensano:

“So benissimo cosa devo fare… ma non riesco a farlo!”

Il problema quindi non è sapere cosa fare, ma trasformare gli schemi automatici che mantengono il comportamento.

Esempio:

  • sai che dovresti mangiare in modo equilibrato
  • ma quando arriva ansia/stress → lo schema emotivo prende il comando
  • e il cervello cerca il cibo come regolatore emotivo

Quando parliamo di alimentazione emotiva e di difficoltà nel mantenere una dieta nel lungo periodo, non possiamo ignorare un elemento fondamentale: la volontà è una risorsa limitata. Le neuroscienze comportamentali mostrano come il cosiddetto self-control non sia una capacità infinita, ma un insieme di processi cognitivi che si affaticano con lo stress, la stanchezza mentale, gli imprevisti e il sovraccarico emotivo quotidiano. Più la persona cerca di controllarsi rigidamente, più il cervello entra in modalità “allerta”, intensificando il desiderio di cibo come via rapida per alleggerire la tensione.

La motivazione, d’altra parte, è per sua natura altalenante. Nessuno può contare su una motivazione costante per mesi o anni, perché essa cambia in funzione del contesto, dello stato emotivo, degli eventi esterni e perfino dell’umore del momento. Se un percorso di cambiamento si regge solo sulla motivazione iniziale — tipicamente molto alta all’inizio di una dieta — il rischio di abbandono è inevitabile.

Dieta e approccio

E poi c’è la dieta in senso stretto: più un regime alimentare è rigido, più è difficile da mantenere. I divieti assoluti attivano un fenomeno ben noto in psicologia: l’effetto paradosso del controllo, per cui più cerchi di non pensare o non desiderare un certo cibo, più diventa difficile resistervi. Chi decide di “non mangiare mai più dolci” spesso finisce a desiderarli con maggiore frequenza rispetto a prima, proprio a causa dell’effetto proibizione. Si innescano anche qui i meccanismi di allerta e stress descritti in precedenza.

Il problema quindi non è la persona, né una presunta mancanza di carattere. Il problema è l’approccio. Un metodo basato esclusivamente su forza di volontà, motivazione ed eliminazione dei cibi “difficili” è destinato a entrare in conflitto con i naturali meccanismi della mente e del comportamento umano.

Ecco perché il Diet Coaching Strategico lavora sugli schemi mentali ed emotivi che guidano le scelte alimentari, rendendo il cambiamento sostenibile anche quando motivazione e volontà vacillano. L’obiettivo non è “costringerti” a seguire una dieta, ma aiutarti a costruire un nuovo modo di agire e reagire, che diventi spontaneo e naturale nel tempo. È questo il punto che trasforma un risultato temporaneo in un cambiamento stabile.

Come funziona il Diet Coaching Strategico

Il Diet Coaching Strategico non ti dice cosa mangiare (non è una dieta), al contrario, ti insegna come:

  • riconoscere la fame emotiva
  • interrompere gli automatismi di abbuffata
  • gestire le tentazioni senza sensi di colpa
  • ristrutturare il dialogo interno
  • sviluppare un rapporto sano con il cibo
  • ritrovare costanza e motivazione

Il metodo si basa su:

  • protocolli strategici (modello Nardone)
  • tecniche di ristrutturazione percettivo-reattiva
  • strategie personalizzate
  • micro-esperimenti tra una sessione e l’altra
  • superamento dei pattern che mantengono il comportamento

Il Diet Coaching come “cassetta degli attrezzi”

Frequentemente si instaurano una serie di blocchi psico-emotivi che ci impediscono di osservare lo schema alimentare e le indicazioni nutrizionali e relative allo stile di vita, e soprattutto di ri-educarci profondamente a una corretta gestione delle problematiche ponderali e alimentari.

È qui che interviene il Diet Coaching Strategico, il quale fornisce una “cassetta degli attrezzi” utile a ottenere i risultati voluti. Il processo è orientato a portar fuori le risorse di ciascuno ricercando le soluzioni del cliente e non proponendo o “imponendo” (!) improbabili soluzioni preconfezionate.

Questa “cassetta degli attrezzi” non è un insieme di tecniche rigide o universali, ma un sistema flessibile che si adatta alla persona e ai suoi schemi di funzionamento. Il Diet Coaching Strategico parte dal presupposto che ogni individuo possiede già competenze, risorse e capacità che spesso non sa di avere o che non riesce a utilizzare nei momenti critici, soprattutto quando entra in gioco l’emotività. Per questo motivo il lavoro del diet coach consiste nell’aiutare il cliente a far emergere ciò che funziona, trasformandolo in strategie pratiche, applicabili e sostenibili nel quotidiano.

Come un diet coach ti può aiutare

Molte persone, ad esempio, credono di avere “poca forza di volontà”. In realtà, ciò che manca non è la determinazione, ma strumenti adeguati per gestire le difficoltà reali che si presentano: la tentazione serale, la stanchezza dopo il lavoro, il bisogno di compensare emozioni spiacevoli, la paura di fallire ancora. In questi momenti, un semplice “devo controllarmi di più” non basta. Serve un approccio diverso, capace di modificare i meccanismi automatici che guidano il comportamento alimentare.

Il Diet Coaching Strategico offre proprio questo: strumenti che agiscono sul modo di percepire il cibo, sulle reazioni emotive, sui pensieri ricorrenti e sulle abitudini che mantengono il problema. Ogni esercizio, ristrutturazione o micro-esperimento diventa un passo concreto verso un nuovo equilibrio, più libero e meno portato a reagire istintivamente anziché rispondere in maniera ponderata. Grazie a questo metodo, la persona smette di sentirsi intrappolata tra restrizioni e sensi di colpa e acquisisce una nuova consapevolezza: il cambiamento non avviene con uno sforzo continuo, ma con strategie intelligenti, ripetibili e su misura.

Diet Coach, Nutrizionista, Psicologo: differenze chiare

In sintesi, ecco un confronto tra queste figure.

Professionista Cosa fa Cosa NON fa Quando serve
Diet Coach Strategico Lavora su emozioni, comportamenti, percezione del cibo, costanza, motivazione Non prescrive diete; non si occupa di disturbi del comportamento alimentare Fame emotiva, blocchi, mancanza di costanza
Nutrizionista Fornisce una dieta personalizzata e un piano alimentare Non lavora su schemi psicoemotivi profondi; normalmente non si occupa di Coaching in senso stretto Necessità di linee guida alimentari
Psicologo / Psicoterapeuta Lavora su disagi più profondi, disturbi alimentari, ansia, traumi Non prescrive diete o schemi nutrizionali Difficoltà cliniche o emotive complesse

A chi serve il diet coach?

Sia che il tuo problema sia una difficoltà:

• a vincere la fame emotiva
• a far fronte alle abbuffate
• a essere costante
• a trovare le giuste modalità per gestire il tuo percorso nutrizionale
• a superare le difficoltà organizzative e di contesto
• a vincere blocchi e resistenze psico-emotivi
• a trovare la giusta motivazione e a mantenerla

il Diet Coaching Strategico è la soluzione adatta a te!

Allo stesso modo, il diet coach è utile anche per chi alterna periodi di controllo a periodi di totale perdita di gestione.

Un percorso in 3 fasi (esempio concreto)

Solo a titolo esemplificativo, ti descrivo come può essere strutturato un percorso di Diet Coaching Strategico con me. Non è una carrellata completa ed esaustiva ma può rendere l’idea!

Generalmente, la struttura si articola così:

 1.Analisi strategica personalizzata

  • Raccolta difficoltà
  • Identificazione schemi ricorrenti
  • Valutazione contesto e trigger emotivi

2. Strategie pratiche e protocolli personalizzati

  • esercizi anti-abbuffata
  • tecniche di interruzione degli automatismi
  • ristrutturazioni linguistiche
  • gestione delle tentazioni senza senso di colpa

3. Consolidamento e mantenimento

  • prevenzione ricadute
  • strategie flessibili
  • eventuale integrazione con nutrizionista

Se hai fatto tanti tentativi e non sei riuscita/o, questa è l’occasione giusta per prendere definitivamente in mano il problema e superarlo!

Ricorda che i cambiamenti più stabili sono quelli più consapevoli.

Percorsi integrati: Diet Coach e Nutrizionista

Offro anche la possibilità, per chi lo desidera, di un percorso integrato e sinergico che comprende, oltre al Diet Coaching Strategico, la parte di Educazione Alimentare e gli interventi di Consulenza Nutrizionale (compresa la dieta) con la Nutrizionista. Di fatto, molti clienti trovano grande beneficio nell’unire le due competenze.

Testimonianze

🗣️ Ho smesso di mangiare per ansia. Non mi era mai successo prima. — M.

🗣️ Ho scoperto che il problema non era la dieta, ma il modo in cui la vivevo. Il coaching mi ha cambiato il rapporto col cibo. — S.

🗣️ Come nutrizionista, ho avuto il piacere di collaborare con il dott. Demontis per offrire ai miei pazienti un supporto completo e personalizzato nel loro percorso. Questa collaborazione ha permesso di integrare l'aspetto educativo e scientifico della nutrizione con l'approccio pratico e motivazionale tipico del coaching. I pazienti, grazie al lavoro con il dott. Demontis, si sentono supportati non solo nella parte nutrizionale, ma anche nel raggiungimento dei loro obiettivi in modo costante e positivo. Consiglio vivamente il dott. Demontis a chiunque desideri un supporto aggiuntivo nel proprio percorso di salute e benessere associato alla modifica delle proprie abitudini alimentari. — dott.ssa Sara Congia, Nutrizionista

 

FAQ

Serve una dieta per fare Diet Coaching?
Non necessariamente. Il Coaching lavora su emozioni e comportamenti, non sulle calorie.

Funziona anche se ho poca costanza?
Sì: migliorare la costanza è proprio uno degli obiettivi principali del percorso.

È utile anche se sto già seguendo una dieta?
Assolutamente sì, l’abbinamento è la strategia ottimale: il Coaching Strategico potenzia i risultati e previene le ricadute.

 

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Articolo revisionato e aggiornato il 5 dicembre 2025

N.B.: la presente proposta non riguarda il trattamento e/o la gestione di problematiche di tipo patologico e disturbi del comportamento alimentare (DCA).

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