Fame emotiva: come distogliere il pensiero dal mangiare

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Pubblicato: 22 Febbraio 2023
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Il mangiare può diventare un'ossessione per molte persone, soprattutto se si è a dieta o si sta cercando di perdere peso. Tuttavia, distogliere il pensiero dal cibo può essere difficile, ma non impossibile.

La forza di volontà, da sola, non funziona a lungo!

La nostra memoria di lavoro è incapace di gestire troppe informazioni contemporaneamente, perciò se introduciamo una distrazione dove sono già presenti aspetti psicoemotivi, andiamo a "occupare spazio" a discapito di quegli stessi contenuti che vanno a mantenere lo stato mentale legato alla fame emotiva.

Per inciso, la memoria di lavoro è, secondo Wikipedia,

un sistema per l'immagazzinamento temporaneo e la prima gestione/manipolazione dell'informazione, costituente un link funzionale tra percezione sensoriale ed azione controllata.

Tuttavia, la distrazione è una strategia utile ma non risolutiva. Infatti, quando la causa di distrazione viene meno, è molto probabile che le problematiche andranno a riemergere, fondamentalmente perché la persona non ha avuto modo di sviluppare delle strategie di gestione delle emozioni.

Fame emotiva: consigli e strategie pratiche

Ecco alcuni consigli e strategie per aiutarti a controllare il pensiero del cibo:

  1. Trova un'attività che ti piace: qualcosa che ti piace fare, come leggere, guardare un film, fare giardinaggio, dipingere o suonare uno strumento. Questo ti aiuterà a concentrarti su qualcos'altro e a distogliere il pensiero dal cibo.
  2. Fai esercizio fisico: l'esercizio fisico è un ottimo modo per distrarsi dal cibo e per liberare le endorfine, che ti faranno sentire meglio. Inoltre, l'esercizio fisico ti aiuterà a raggiungere i tuoi obiettivi di perdita di peso, migliorando la tua autoefficacia.
  3. Impara a meditare: la meditazione può aiutarti a rilassarti e a concentrarti su qualcos'altro che non sia il cibo. Ci sono molte app per la meditazione disponibili che puoi utilizzare per imparare a meditare.
  4. Parla con qualcuno: socializza, entra in contatto con le persone che ti stanno più vicine; la relazione di valore può essere uno strumento molto potente per sentirsi meglio e gratificarsi migliorando la propria efficacia personale e autostima.
  5. Impara a mangiare quando hai fame: invece di mangiare quando sei annoiato o stressato, aspetta fino a quando non senti veramente fame. In questo modo, potrai mangiare solo quando ne hai veramente bisogno e non solo per distrarti. Lo so, questo non è facile! Il Coaching può essere molto utile nell'aiutarti a farlo.

Consigli BONUS!

Quando siamo stanchi, stressati (magari anche per via della dieta!), è più difficile per il nostro cervello razionale governare quegli impulsi che derivano dalla nostra storia evolutiva. I nostri antenati infatti avevano bisogno per la propria sopravvivenza (e quella della specie) di accapparrarsi il cibo quando questo era disponibile - e lo era raramente al contrario di oggi che siamo sommersi di stimoli alimentari! Questi meccanismi si sono conservati fino a oggi e ci rendono più difficile gestire l'alimentazione e la fame emotiva.

Imparare a gestire lo stress ed evitare come la peste regimi alimentari troppo restrittivi ci consente di liberare quelle energie mentali che ci rendono capaci di affrontare meglio gli attacchi di fame.

Sicuramente, per fare in modo che la parte impulsiva del cervello non prenda il sopravvento, può essere utile allontanare da noi gli alimenti non salutari e le occasioni di consumarli, e questo va fatto in due modi:

  • fisicamente, ad esempio evitando di acquistare al supermercato e avere in casa del "cibo spazzatura", oppure dolciumi, o di andare a pranzo in paninoteca, alla  pizzeria al trancio o al fast food);
  • ritardandone l'accessibilità da un punto di vista temporale, quindi andare a fare la spesa meno spesso, e, mi raccomando, quando non si è affamati e avendo a disposizione una lista precisa da rispettare! Fare in modo di avere a disposizione quasi esclusivamente cibi sani e che richiedano una preparazione, limitando quelli immediatamente disponibili, soprattutto se molto invitanti.

Per concludere

In generale, distogliere il pensiero dal cibo richiede un po' di pratica e di pazienza. Ma con il tempo, sarai in grado di concentrarti su altre cose e di sentirti meglio riguardo al tuo rapporto con il cibo.

Ma soprattutto, di apprendere delle strategie di gestione che ti consentano di far fronte alla fame emotiva. È soprattutto su questo che il Coaching ti può essere d'aiuto, oltre che a lavorare sui blocchi psicoemotivi e sulle problematiche di pianificazione e organizzazione personale che ostacolano il raggiungimento dei risultati.

N.B.: la presente proposta non riguarda il trattamento e/o la gestione di problematiche di tipo patologico e disturbi del comportamento alimentare (DCA).

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